Per comprare un’auto usata possiamo rivolgerci una concessionaria ufficiale, dove non è raro trovare offerte sull’usato garantito, oppure tentare l’affare con un privato.
In linea di massima, e volendo semplificare molto il discorso, dal concessionario bisogna aspettarsi un prezzo superiore. Parliamo in termini assoluti, ossia dell’assegno da staccare per portarsi l’auto a casa. Acquistando da privato il costo dovrebbe essere più basso. Fin qui la scelta più conveniente sembrerebbe essere la seconda.
I costi nascosti
Se l’auto manifesta problemi dopo la compravendita tra privati, le spese per ripristinare il veicolo sono sempre a carico di chi compra.
L’acquisto da concessionaria ha dalla sua una serie di vantaggi per l’acquirente. I venditori professionisti sono tenuti a rilasciare garanzia sull’usato di almeno dodici mesi. L’auto viene controllata accuratamente, e il prezzo d’acquisto comprenderà anche quello del tagliando.
Acquistando da privato, nessuno potrà garantirci se l’auto è stata regolarmente manutenuta. È quindi consigliabile sottoporre la nuova auto usata a un tagliando completo, in mancanza di informazioni certe a riguardo.
Le spese extra post vendita possono andare dalle poche centinaia di euro necessarie al tagliando, a diverse migliaia nel caso di interventi più importanti. Ecco quindi che il margine di risparmio che ci ha tenuti lontano dal concessionario può assottigliarsi nel giro di pochi km.
Come provare un’auto usata
In entrambe le situazioni appena descritte, prima di staccare l’auto dovremmo essere messi in condizione di provare l’auto. Dopo un attento esame visivo su carrozzeria, interni, usura di freni e gomme, è arrivato il momento del test drive. Ecco a cosa bisogna prestare attenzione:
- Sterzo e assetto: in rettilineo, lasciamo per un attimo le mani dal volante. L’auto dovrebbe proseguire la marcia perfettamente dritta, mantenendo il gas costante. Ripetiamo la stessa manovra, ma stavolta schiacciando il freno col volante libero. L’auto non deve tirare né a destra né a sinistra. In entrambe le situazioni, comportamenti diversi da ciò che ci aspettiamo vanno valutati con l’aiuto di un meccanico.
- Freni e gomme: ad andatura costante, l’auto non deve generare vibrazioni sullo sterzo. Se il difetto arriva solo in piccoli intervalli di velocità, è il segnale di un’equilibratura gomme non perfetta. La sensazione di una sterzata pronta e reattiva indica che l’assetto è in ordine e che le gomme lavorano bene. Occhio a freni che fischiano: o sono stati sostituiti da poco, oppure i dischi sono eccessivamente usurati.
- Cambio e frizione: avviamo la vettura e a freddo cerchiamo di fare quanti più cambi marcia possibili. Se il cambio non è perfettamente fluido a motore freddo, bisogna sostituire l’olio della trasmissione. Le marce non devono grattare in inserimento, sia in salita di rapporto che in scalata. La frizione non deve mai scivolare o strappare.
- Motore: dovremmo poter provare l’auto in diverse condizioni: a freddo, a caldo, in salita, in autostrada e in città. Il motore deve girare sempre fluido e regolare. Fare diagnosi su questa componente è difficile, e in un test drive ci accorgeremo solo di problemi seri. Se qualcosa non convince durante la prova, è consigliabile richiedere il parere del meccanico di fiducia.
- Impianto a gas: in caso di auto a GPL o metano, guidate a gas per qualche km. Spegnete l’auto e riaccendetela dopo 5-10 minuti: se riparte senza esitazioni bene, altrimenti ripetete la prova guidando a benzina, col commutatore del gas spento. Se il problema non si ripresenta, l’impianto del gas presenta problemi potenzialmente impegnativi da risolvere. Chiedete consiglio a un meccanico di fiducia, o meglio a un installatore di impianti metano e GPL.