LEASING AUTO AZIENDALE

Titolari di aziende e partite IVA che cambiano spesso auto lo sanno bene: la formula del leasing per rinnovare il parco auto aziendale porta con sé una serie di benefici fiscali, ma anche di carattere pratico. Sul fronte fiscale, l’agevolazione per l’azienda consiste nella possibilità di dedurre il 20% del canone da corrispondere mensilmente.

Su questo aspetto è bene precisare che la deducibilità si applica nel nasi di mezzi destinati al trasporto di presone. Restano esclusi quindi tutti quei veicoli adibiti al trasporto merci, oltre a scooter e ciclomotori. È altresì possibile scaricare un parte dell’IVA, nella misura del 40%.

Il vantaggio di natura prettamente economica si realizza nel momento in cui l’azienda versa alla società finanziaria la maxirata finale. In questo momento, il veicolo viene riscattato e la sua proprietà passa nelle mani dell’acquirente. Fino a quel momento infatti, il proprietario del bene è la società che be concede l’utilizzo in leasing.

La differenza, rispetto all’acquisto tradizionale, è che in questo caso l’acquirente deve sin da subito sborsare la cifra necessaria per comprare il mezzo. Con il leasing l’importo viene diluito nel tempo, e l’impegno economico sarà meno gravoso perché diviso in prima battuta in tante piccole rate.

Non rientrando nelle proprietà aziendali fino al suo riscatto, eventuali creditori non potranno rifarsi sul mezzo in caso di pendenze e controversie tra le parti. Questo aspetto non è di secondaria importanza, soprattutto per le attività che non godono di una liquidità importante o di grande solidità finanziaria.

Riassunti velocemente i vantaggi di carattere fiscale, economico e amministrativo della formula, vediamo adesso come funziona il contratto di leasing per le flotte aziendali.

Come funziona il leasing

Il leasing auto è una formula alternativa a quella di vendita tradizionale. Come accennato in precedenza, l’acquirente non dovrà affrontare la spesa in un unica soluzione. Nella maggior parte dei casi, i contratti prevedono il versamento di un anticipo all’apertura del contratto.

All’anticipo farà seguito una serie di rate mensili e onnicomprensive. All’atto pratico, il vantaggio della rata unica si concretizza nel poter avere sotto controllo tutte le spese relative alla voce parco auto aziendali. La durata del contratto di leasing è solitamente di 24 mesi, al termine dei quali è possibile riconsegnare il veicolo per prenderne uno uovo, oppure riscattarlo per diventarne proprietari.

La prima soluzione è conveniente per chi percorre un elevato numero di chilometri all’anno. In questo modo, si avrà la certezza di guidare auto sempre nuove e in condizioni funzionali ed estetiche impeccabili. L’auto verrà riconsegnata prima che la vetustà e l’usura meccanica ne determinino un funzionamento meno efficiente. In questi casi bisogna valutare bene le condizioni sottoscritte, perché di solito il leasing prevede un tetto chilometrico al cui sforamento sono previste delle penali anche sostanziose.

Chi preferisce acquistare l’auto con la maxirata finale invece ha il vantaggio di poter diluire l’importo nel tempo, tra anticipo, canone mensile e rata finale. Questa a sua volta può essere finanziata, continuando di fatto a pagare una rata stabilita e fissa fino all’estinzione del debito. In queste condizioni, l’acquirente si ritroverà ad acquistare un’auto usata, di cui conosce perfettamente la storia, i pregi e gli eventuali difetti. Il fatto di essere sé stesso il precedente proprietario, lo mette al riparo dalle possibili insidie che si nascondono dietro una trattativa tra privati. Quale migliore rassicurazione, per chi sta acquistando un mezzo usato?