Plafoniere a neon
Le plafoniere a neon rappresentano un vecchio modo di gestire l’illuminazione all’interno di un edificio industriale o di una fabbrica.
La luce al neon, infatti, non riesce a garantire una gestione efficiente in relazione a diversi aspetti: sia dal punto di vista dei consumi e di conseguenza dei costi di approvvigionamento dell’energia, sia da quello dell’effettiva capacità di illuminazione dell’ambiente e non perché la luce neon non sia abbastanza forte, anzi il problema è che lo è troppo e la sua potenza non è facilmente gestibile.
C’è anche da sottolineare, tra gli aspetti negativi di questo sistema, quello della breve vita degli impianti di illuminazione Neon che andavano sostituiti con cadenza regolare.
Normalmente le plafoniere neon hanno una forma tubolare.
Tra i suoi lati positivi troviamo una spesa di costruzione in effetti molto bassa e una omogeneità della tonalità del colore che fa invidia alle altre tecnologie finora sperimentate.
Oltre a questo c’è da dire che l’illuminazione dell’ambiente avviene a tutto tondo e per uno spazio particolarmente grande risulta davvero efficace e garantisce di lavorare nel pieno rispetto della qualità della visibilità.
Quest’ultimo lato presenta, tuttavia, un risvolto negativo: non è infatti possibile sperare di concentrare un fascio di luce utilizzando il neon, proprio perché la sua caratteristica principale è quella di diffondere quanto più possibile la luce: se si vuole illuminare uno spazio specifico in modo da mettere sullo sfondo il resto, il neon non è la scelta adatta.
Nell’industria, ma anche nei grandi spazi chiusi come per esempio un capanno, una delle soluzione più utilizzate è la plafoniera a neon 2×58 che presentano le caratteristiche sopra elencate.
In sintesi è però importante rilevare che l’utilizzo prolungato di questo tipo di illuminazione è in profonda contraddizione con la necessità di sostituirlo spesso (difficile, infatti, che la plafoniera al neon abbia una vita di più di due anni).
In effetti le lampade fluorescenti tubolari, nome tecnico che si dà alle plafoniere a neon, vengono realizzate soprattutto per fornire di luce di ambienti ai spazi interni che necessitano di una illuminazione costante e continua.
Disattivare troppo spesso la plafoniera a neon rischia di diminuirne ancora di più il ciclo vitale e di generare un abbassamento dell’intensità di luce o il famoso sfarfallio che a volte si nota negli ambienti che presentano questa tipologia di illuminazione.
Plafoniera a LED
La plafoniera a LED ha come principale punto di forza quello di garantire un grosso risparmio in termini economici e di sfruttamento della risorsa energetica.
I costi di consumo, quindi, vengono abbattuti alla fonte e se ne vedono le conseguenze sui prezzi delle utenze.
Oltre a questo è importante sottolineare che la plafoniera LED ha anche un impatto minimo sull’inquinamento: la scelta di questa soluzione può essere anche una questione etica, infatti non vi è utilizzo di nessun materiale tossico come per esempio avviene nel caso delle plafoniere a neon che possono presentare tracce di mercurio.
La vita di queste plafoniere è un altro punto di forza. Sempre al contrario di quelle al neon, le plafoniere industriali a LED possono durare fino a cinque volte di più venendo sostituite con una cadenza molto meno frequente.
Anche in questo caso, nell’ottica di un taglio dei costi di gestione, la scelta del LED per i contesti industriali risulta vincente: i cambiamenti delle plafoniere devono essere fatti raramente e il ricorso all’intervento tecnico è sempre minimo garantendo un ulteriore risparmio.
Questo avviene anche nella fase del primo montaggio della plafoniera: c’è bisogno di individuare molti meno spazi da cui far partire la luce perché quest’ultima si diffonde in modo più ampio di quella delle plafoniere a neon.
Nonostante ciò il costo di investimento iniziale può comunque essere maggiore rispetto a quello di altre scelte: è chiaro però che con il tempo l’investimento rientra completamente e si rivela un guadagno.
Tra le altre caratteristiche da tenere in considerazione bisogna citare: l’illuminazione che può essere anche più facilmente direzionata e garantisce un’altissima qualità rispetto alla resa cromatica.
Il materiale di costruzione delle plafoniere al LED, che non sono di vetro come quelle a neon e quindi sono più resistenti agli urti e all’usura.
La quantità di luce prodotta: laddove le plafoniere al neon 2×58 riescano, per esempio, a illuminare efficacemente un’area con sei punti luce, le plafoniere al LED potrebbero garantire la stessa quantità e qualità di luce con quattro installazioni di punti luce.
Impossibile, infine, non menzionare il fastidioso sfarfallio che spesso costituisce un inevitabile effetto della fine del ciclo vitale della plafoniera al neon: la plafoniera a LED è fatta in modo da rendere impossibile qualunque forma di instabilità della luce; in questo modo lo spazio viene sempre illuminato secondo criteri di benessere ambientali più che sufficienti.
Plafoniera stagna
Le plafoniere a tenuta stagna sono dei particolari tipi di plafoniere che presentano alcuni vantaggi. Il principale è costituito dalla protezione contro l’interazione con sostanze esterne (come la pioggia).
Per questo si identificano le plafoniere con il grado di protezione IP.
Ad esempio una plafoniera industriale ip68 è in grado di resistere all’immersione prolungata in acqua mentre una plafoniera ip69k può resistere agli spruzzi sotto pressione che possiamo trovare nei capannoni di allevamento per pulire le plafoniere dagli accumuli di sporco.
Questo tipo di plafoniera può essere applicata tanto al neon quanto al LED ma viene spesso adottata come soluzione per proteggere il LED poiché quest’ultimo rappresenta un investimento di cui tutelare la resistenza nel tempo molto più del neon, che deve invece essere sostituito periodicamente.
Questa plafoniere utilizzano come materiale principale di costruzione quello che viene quasi sempre utilizzato anche per quelle a LED e cioè il Policarbonato.
Queste plafoniere sono sempre pensate, comunque, per ambienti industriali in cui la luce è fondamentale per generare un ambiente sano e rilassato e dunque deve essere protetta alla fonte.
Le plafoniere stagne sono realizzate per essere posizionate a sospensione o a muro oppure a soffitto, ma comunque devono svolgere la funzione di protezione della luce.
La plafoniera stagna può essere acquistata anche vuota soprattutto se deve sostituirsi a una precedente, rovinata o inutilizzabile.
Prezzi Plafoniere LED e Neon
I prezzi delle plafoniere a neon sono certamente contenuti. Infatti è difficile trovare in vendita plafoniere a più di 200 euro, ma le più economiche possono costare anche cifre vicino alla decina di euro.
Rispetto alla plafoniere a LED, quindi, il risparmio sull’acquisto appare sostanzioso.
Tuttavia, per le ragioni che abbiamo elencato nell’articolo, spendere anche il doppio per una plafoniera a LED potrebbe essere la scelta vincente: i costi dell’energia, della manutenzione, il minor ricambio garantito, la maggior resa in termini di quantità e qualità della luce, sono tutti aspetti che fanno propendere per un investimento iniziale maggiore che possa poi rientrare con il tempo.
Il prezzo può comunque variare di molto a seconda del design e dei materiali scelti per la produzione.
Anche la tecnologia che c’è a monte della realizzazione dell’oggetto e che tiene in considerazione la sua funzione essenziale, e cioè la diffusione di una luce di alta qualità e omogeneità, oltre alla questione della resa energetica e della sua effettiva efficienza, è un fattore che può determinare un’oscillazione di prezzo significativa.