Si può smaltire l’amianto usufruendo di detrazioni e agevolazioni? Si! Ogni anno l’’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di provati e aziende delle detrazioni che possono arrivare fino al 50% dell’importo totale dei lavori di smaltimento.
Una delle caratteristiche principali dell’amianto è quella di essere costituito da fibre che hanno la capacità di dividersi in senso longitudinale mantenendo questo aspetto fino a raggiungere dimensioni infinitesimali, di centesimi di micron. Per questo motivo, se inalato, l’amianto risulta molto pericoloso per la salute delle persone, mentre non emette gas tossici o radiazioni.
Come si smaltisce l’amianto con gli incentivi?
I rischi per la salute dell’uomo legati all’uso dell’amianto pertanto sono collegati al possibile rilascio di fibre di dimensioni microscopiche nell’ambiente, ad alla successiva inalazione, che procura malattie dell’apparato respiratorio. L’amianto è un materiale che è stato classificato come “cancerogeno” per l’uomo e per questo motivo i materiali che contengono amianto sono tanto più pericolosi quanto più sono friabili.
I materiali compatti come il cemento amianto sono sicuramente meno pericolosi ma resta sempre la necessità di effettuare in modo corretto lo smaltimento dell’amianto. Gli ambienti di lavoro nei quali veniva manipolato l’amianto per la produzione ad esempio di cemento amianto, sono tra i più pericolosi, così come le navi o i treni, mezzi di trasporto nei quali in passato è stato utilizzato molto l’amianto. Anche gli ambienti nei quali operano le persone e che sono stati oggetto di spruzzatura di amianto sono molto pericolosi, se lo stato di conservazione risulta inadeguato.
Si può smaltire l’amianto usufruendo di detrazioni e agevolazioni? Si! Ogni anno l’’Agenzia delle Entrate mette a disposizione di provati e aziende delle detrazioni che possono arrivare fino al 50% dell’importo totale dei lavori di smaltimento. Per fare un esempio pratico, su una spesa di 20.000 euro si potranno recuperare ben 10.000 euro. Questi soldi verranno recuperati dal pagamento delle imposte sulla dichiarazione del reddito Irpef e le rate saranno erogate in dieci anni.
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Cos’è l’amianto e perché veniva utilizzato
L’amianto è un materiale che fino agli anni ’90 era molto diffuso nel nostro Paese come nel resto del mondo e veniva usato nella maggior parte dei casi come isolante, poi il suo utilizzo è stato vietato a noma di legge quando è stato riconosciuto come cancerogeno. L’amianto, conosciuto anche con il nome di “asbesto”, è un materiale presente in natura e le sue caratteristiche ne hanno fatto il materiale ideale per essere utilizzato nelle operazioni di coibentazione data la sua grande resistenza al calore.
Inoltre, mescolato con il cemento l’amianto forma una “matrice cementizia” molto usata in passato per le coperture di capannoni industriali e garage. L’amianto veniva utilizzato anche per la realizzazione di guarnizioni delle tubazioni, ed in generale perchè il suo costo era limitato rispetto ad altri prodotti utilizzati con gli stessi scopi.
La pericolosità dell’amianto
In Italia l’amianto è stato classificato come agente cancerogeno e con la legge 257 del 1992, è stata vietata sia la sua produzione che l’installazione. Le fibre di amianto quando vengono inalate hanno la capacità di restare nelle vie respiratorie dell’uomo anche per molti anni all’interno dei polmoni e sviluppare malattie molto gravi come il mesotelioma, l’asbestosi e il tumore dei polmoni, malattie che possono manifestarsi in modo evidente anche dopo un lasso di tempo molto lungo, tra i 15 ed i 30 anni dall’inalazione.
Oltre al deterioramento dei materiali contenenti amianto, una fonte di pericolo per l’uomo è data anche dal danneggiamento dei materiali stessi e quindi alla possibile inalazione. Questo avviene sia con urti meccanici che con altre cause come gli incendi.